Potevo non raccontarla, anche se si tratta di “concorrenti”? Stanno costruendo il futuro, è roba per questo blog. Una “roba” chiamata Marco Sepertino, nato e vivente a Genola. Ci torneremo tra un po’. Marco è il CEO di Vitture, un’agenzia che muta e cresce di pari passo con il pianeta.
La corsa all’innovazione digitale
L’ultima indagine elaborata da Mapp mostra che nell’ultimo anno (complice anche il Covid) il 65% delle aziende italiane ha accelerato il processo di innovazione digitale e tecnologica. Sissignori: 5 imprese su 10 hanno incrementato gli investimenti in digital advertising, e oltre il 50% prevede di aumentare i propri investimenti in tecnologia di marketing nel 2021.
Tra le professioni digitali del futuro che puntano a rivoluzionare i processi aziendali c’è quella del paid traffic specialist. Marco Sepertino e la sua agenzia Vitture si occupano proprio di questo, e di marketing a risposta diretta. Creano, gestiscono e ottimizzano campagne pubblicitarie su canali a pagamento come Google, Youtube, Facebook, Instagram, Linkedin e TikTok. Si, ma cosa c’entra Genola?
Da Genola al resto del mondo
Genola è un minuscolo borgo che conta meno di 2000 abitanti. Un luogo pieno di fascino e storia, dalle origini che si perdono nella notte dei tempi. Le prime tracce si collocano intorno all’anno 1050, ma di certo è nato prima. Un posto dove non si pensa a far crescere una realtà aziendale, a meno di non esserci nati e di avere ambizioni ancora più grandi (non scherzo) di quelle che hanno i talenti che vanno all’estero.
Marco ci è arrivato per gradi, seguendo una trafila che molti “colleghi” conoscono bene. Ha iniziato a lavorare a 4 esami dalla laurea in economia aziendale in una multinazionale produttrice di vetri e parabrezza per auto. Dopo 3 anni ha affiancato l’AD di un’azienda privata e poi, complice l’amore (la sua futura compagna era titolare di una web agency) si è avvicinato a questo settore. Quando nel 2014, pur con ottimi risultati, la realtà costruita era diventata “stretta”, ha deciso (di comune accordo con sua moglie e i soci) di cedere la sua agenzia e di ripartire da zero.
Di farlo, soprattutto, nel suo paese natale. E in tempi non sospetti, prima che il Covid riportasse in auge i temi del lavoro agile.
Vitture
A Genola, due panetterie, qualche bar, un paio di trattorie, 2000 belle anime, nel 2018 nasce Vitture Srl. E in pochissimo tempo, meno di 3 anni, cresce al punto da accarezzare l’idea di quotarsi in Borsa. Ad oggi Vitture conta oltre 100 clienti nei settori più disparati e una crew di 14 persone, tutte al lavoro da remoto. Marco però è rimasto nella sua Genola. L’ho raggiunto (via mail) per fargli due domande. Una me la sparo subito così, perchè voglio vederci chiaro.
Quanto è importante, al di là della cifra ‘bucolica’ di questa scelta, il fatto di poter realizzare un progetto importante e complesso in un posto come quello in cui vivi?
È molto importante per me essere e vivere nel posto in cui sono nato e cresciuto. Apprezzo chi sa vivere nelle grandi città, con mille opportunità e mille occasioni dietro ogni angolo. Ma non fa ancora per me. Trovo che noi cuneesi siamo pragmatici, niente fumo e tanto arrosto. Essere coerente con questa filosofia mi dà una grandissima determinazione nell’andare avanti per questa strada. E comunque non credo sia assolutamente limitante vivere nel cuneese, anzi: siamo circondati da aziende che prima di me hanno riscosso un successo enorme partendo e sviluppandosi soprattutto nella provincia di Cuneo: Ferrero, Monge, Borgna Vetri Spa, Merlo Spa, Sedamyl Spa, Acqua Sant’Anna, Acqua Eva, Balocco, Maina. Potrei andare avanti all’infinito. Penso che la forza e la mentalità acquisita nel nostro territorio siano un valore aggiunto per ogni imprenditore con una grande visione. Lo dimostra proprio la trafila di imprenditori e di aziende di grande successo concentrate in questa provincia.
Avrete capito dai toni della risposta che Marco è un professionista determinato e molto pragmatico, Anche per questo ha una vocazione ad evolversi, e le idee molto chiare su quello che serve a Vitture nel prossimo futuro. La società ha raggiunto ottimi risultati di fatturato, ma il sogno di Marco è riuscire a quotarsi in borsa per poter trovare i fondi e aumentare la sua espansione a livello nazionale ed estero.
Gli obiettivi a breve? Incremento delle risorse del team, crescita aziendale e dei clienti e… promozione della lettura tra i dipendenti
“Aumentare la crescita personale e lavorativa delle persone che lavorano in Vitture Srl è fondamentale,” dice Sepertino. “Sto incentivando economicamente i miei collaboratori a leggere più libri possibili sulle tematiche lavorative e non. Se entri a far parte del “Read Club” ricevi un buono di 100€. Dovrai leggere 1 libro al mese per 3 mesi consecutivi e fare una breve presentazione a tutti i tuoi colleghi, con tanto di spiegazione e slide. In questo modo si cresce velocemente perché è come se leggessi 1 libro in più al mese. E partecipando tutti i 14 collaboratori, oltre alle mie letture, è come se leggessimo 14 libri in più al mese”.
E siccome non di soli libri vive l’uomo, tra gli obiettivi di Vitture c’è anche quello di arrivare a 3.000.000€ di fatturato all’anno nel più breve tempo possibile. “Questa cifra ci permetterà di poter trovare finanziatori per far crescere ancora di più l’azienda per poi quotarla in borsa – prosegue – I collaboratori che contribuiranno di più alla causa, verranno premiati diventando soci”. Bei propositi: non è che mi vuoi abbandonare il paesino, collega? Ora glielo chiedo.
Come immagini il futuro di Vitture? Più grande e sempre decentralizzato?
La meta da qui a 10 anni è quella di quotarsi in Borsa. Certo, per forza maggiore se l’azienda continua ad ingrandirsi in questo modo saranno necessarie almeno una filiale a Torino e poi Milano, ma il cuore pulsante rimarrà sempre in Provincia di Cuneo. Voglio tenere le radici qui, avere “una casa sicura” trasmette sempre serenità e permette sempre di circondarti delle persone giuste nel momento giusto. Penso sempre a Leonardo Del Vecchio (EssilorLuxottica, la più grande holding produttrice e venditrice mondiale di occhiali e lenti). Per quanto possa essere gigantesca la sua azienda, il cuore pulsante l’ha mantenuto nel paesello di 4.000 abitanti: Agordo, nel bellunese.
Caro Marco, ti auguro che un giorno Genola sia ricordata anche per la tua attività. In bocca al lupo!